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.Svolgimento della cova

Vediamo adesso nello specifico quali sono le fasi di una cova, qual è il suo corretto svolgimento, dalla messa in posa del nido, all’arrivo delle uova e poi dei pulli. Conoscere questi passaggi vi aiuterà a capire se nel vostro caso sta procedendo tutto bene o ci sono dei problemi.

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Link Rapidi:

~ Preparare la coppia per la cova

~ Cosa accade dopo l’inserimento del nido

~ L’arrivo delle uova e l’inizio della cova

~ La nascita dei pulli – cosa fare da quel momento in poi

~ La crescita dei pulli – come controllare che sia regolare

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Premessa molto importante da fare, prima ancora di inserire il nidoun mese o due prima, sarebbe buona norma preparare la coppia offrendo un’alimentazione più adeguata al periodo di cova, quindi un po’ più proteica, questo aiuterà la femmina a produrre uova sane e anche ad affrontare meglio l’impegno fisico. Per arricchire la parte proteica della dieta possiamo offrire almeno una volta a settimana un pastoncino con dell’uovo sodo e anche due volte a settimana un pastoncino con legumi e cereali bolliti (vi ricordo che nelle sotto pagine della sezione alimentazione trovate guide passo passo per preparare questi pastoni). È quindi molto importante che le cocorite siano abituate per tempo a mangiare questi alimenti. All’occorrenza si può usare un pastone all’uovo comprato ma non è salutare e genuino come quello fatto in casa.

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Passato il periodo di preparazione si può procedere con l’inserimento del nido e dopo di che bisogna attendere controllando l’evolversi della situazione per capire se la coppia riuscirà a riprodursi o meno. Si perché bisogna anche considerare che non tutte le coppie riescono a riprodursi al primo tentativo e, come spiegato in precedenza, se dopo aver messo il nido non succede nulla per 3/4 settimane questo va tolto, è necessario affinché non perda la sua utilità.

Se tutto procede bene invece una femmina interessata al nido inizierà ad esplorarlo e passarci del tempo al suo interno, a volte da subito e tutti i giorni, al contrario non è ben interessata o pronta a riprodursi. Inizierà poi a grattare il fondo per lavorarlo e sistemare la conca, ma va detto che non tutte le femmine si impegnano in questo ed è il motivo per cui è molto importante che il nido abbia già una conca prescavata sul fondo, cosi a prescindere se la femmina ha lavorato tanto o poco ci sarà comunque uno spazio adeguato per le uova senza il rischio che vengano schiacciate.

Durante questo periodo di preparazione del nido i due soggetti potrebbero accoppiarsi, anche diverse volte al giorno, ma anche in questo caso va detto che non tutte le coppie si comportano allo stesso modo e soprattutto vederli mentre si accoppiano non da la certezza che poi arriveranno delle uova, come a volte non si riesce mai a vederli durante l’atto in se ma la cova riesce bene lo stesso. Va inoltre specificato che a volte può bastare un solo accoppiamento a fecondare tutte le uova mentre altre volte gli accoppiamenti sono frequenti. Ogni coppia ha i suoi modi che variano in base al carattere, al grado di affiatamento e anche alla confidenza con l’ambiente che li circonda. Anche per questo è molto importante durante il periodo di cova lasciarli il più tranquilli possibile.

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Il primo uovo arriva dopo una settimana, al massimo dieci giorni, dall’accoppiamento, anche se va detto che non sempre una femmina che si è accoppiata poi arriva a deporre, ma se tutto va bene le tempistiche sono queste e a quel punto la femmina inizia la cova vera e propria, ve ne accorgerete anche dal fatto che inizierà a passare anche la notte nel nido cosi come gran parte della giornata, questo perché le uova per svilupparsi hanno bisogno di essere scaldate e girate regolarmente. Se ciò non avvenisse e malgrado l’arrivo delle uova la femmina non le cova vuol dire che qualcosa la disturba, forse l’ambiente circostante è troppo caotico e rumoroso o forse è stato fatto altro che le ha creato stress, bisogna cercare di capire e rimediare per salvare il salvabile.

Se tutto procede bene durante la cova delle uova la femmina esce poche volte al giorno e per pochissimo tempo, lo fa per sgranchirsi un po le ali e le zampe, per bere o mangiare e per fare i suoi bisogni, che il quel periodo saranno molto grandi e voluminosi ma non dovete preoccuparvi o allarmarvi di questo, è del tutto normale. La femmina sa che non deve sporcare il nido e allo stesso tempo che non può lasciare troppo spesso le uova incustodite quindi la natura le permette di trattenere i suoi bisognini per poi farli tutti insieme le volte in cui esce. A riguardo consiglio di mettere un foglio di carta sotto al posto in cui lei va a fare i bisogni, in genere sempre lo stesso, e sostituirlo ogni volta che li fa per evitare che si accumuli un grande quantitativo di feci in un periodo in cui non possiamo pulire troppo spesso la gabbia, perché data la presenza delle uova va mossa il meno possibile. Per chi ha una griglia di separazione dal fondo, mettete il foglio sulla griglia, per evitare che si sporchi troppo.

Mi raccomando di usare le brevi uscite della femmina per controllare il nido, in questo modo non sarà troppo infastidita e non si correrà il rischio che possa abbandonare la cova. Solo in casi di emergenza si può aprire il nido con cautela mentre la femmina è dentro ed eventualmente invitarla ad uscire inserendo la mano lentamente e senza fare gesti bruschi, ma ripeto solo in casi di emergenza, se tutto procede bene lasciatela fare e se non trovate il momento adatto rimandate al giorno dopo.

Considerate che all’arrivo delle uova non è necessario controllare il nido tutti i giorni, le uova vengono in genere deposte a giorni alterni quindi anche il controllo può essere fatto con tale regolarità.

È importante però segnare la data di arrivo di ogni uovo o quanto meno dell’ultimo, per fare un calcolo indicativo della data di schiusa, 25 giorni al massimo, molto utile per capire quando è possibile togliere le uova che per un motivo o un altro non si schiuderanno. Ed è meglio togliere le uova non schiuse quando il tempo e scaduto, innanzitutto perché è assolutamente certo che non si schiuderanno più e quindi lasciare che la femmina continui a covarle è solo uno spreco di energie per lei, e poi perché se si rompessero e avessero del materiale in decomposizione si rischia una proliferazione batterica nel nido. Va detto che molte femmine capiscono da sole quando le uova non sono buone e a volte le rompono o le buttano fuori prima ancora dei nostri calcoli.

Durante il periodo di incubazione se tutto procede nella norma non dovete fare molto altro se non continuare ad offrire una buona alimentazione varia e ricca e controllare il nido di tanto in tanto. Noterete in questo periodo che a volte la femmina si affaccia dal nido e il maschio corre ad imbeccarla, tal volta farle anche qualche grattino, è molto utile per dare nutrimento alla femmina senza che debba uscire troppo spesso e al tempo stesso per rafforzare il legame di coppia. A volte i maschi possono anche entrare nel nido a far compagnia alla femmina e questo se lei è d’accordo non è affatto un problema, ma nel caso, abbastanza raro, che lei ne sia infastidita fino al punto di arrivare a litigare nel nido, con il rischio di danneggiare le uova, sarà opportuno separare il maschio per un po’ o fin tanto che il problema persiste.

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Alla nascita dei pulli la coppia avrà il suo bel da fare, il maschio inizierà a portare molto spesso il cibo alla femmina che deve nutrire i piccoli e in alcuni casi potrebbe anche entrare e farlo lui stesso, anche in questo caso, come detto in precedenza, se la femmina non ne è infastidita non è un problema ma se dovesse diventare gelosa fino al punto di litigare ed essere aggressiva con il maschio sarà meglio tenerli separati. La presenza del maschio è di grande aiuto per la femmina durante la cova ma non indispensabile per portare a termine lo svezzamento dei pulli, una femmina anche da sola può svezzare tranquillamente anche tre/quattro pulli. La famigliola, in quel caso, potrà essere riunita in seguito.

Già dalla nascita del primo pullo bisogna regolare la loro alimentazione fornendo ogni giorno il pastoncino all’uovo, da rinnovare durante la giornata se fatto fresco, visto che l’uovo sodo deteriora in fretta, a cui potete aggiungere del cous cous e integratori naturali, è certo più impegnativo ma preferibile l’uso del pastone fatto in caso perché oltre che più genuino quello comprato a volte può dare problemi intestinali ai pulli. In questo periodo potete offrire giornalmente anche una spiga di panico, ed è importante per la prima settimana di vita dei pulli sospendere l’uso di verdure e frutta, questo perché essendo molto piccoli questi alimenti potrebbero risultare molto lassativi per loro. Si può ricominciare ad offrire anche questi alimenti quando l’ultimo pullo ha superato i primi sette/dieci giorni di vita. Eventualmente si può grattugiare un piccolo pezzetto di carota nel pastone, ma non tutti i giorni. Una o due volte a settimana si possono offrire anche pastoni ai legumi e ai cereali bolliti, altre fonti di proteine.

Il pastone all’uovo e la spiga vanno offerti per tutto il periodo di svezzamento dei pulli, che per crescere hanno bisogno di un’alimentazione molto calorica e proteica, fino a quando non saranno abbastanza autonomi da mangiare da soli semi e altro, e questo avviene in genere intorno ai 45/50 giorni di età.

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Durante il periodo di crescita dei pulli è importante controllare il nido tutti i giorni, sempre aspettando che la femmina faccia una delle sue uscite, questo perché se ci fossero anomalie o problematiche di qualche genere prima si interviene e meno rischi corrono i piccoli. Per capire se la crescita dei pulli è regolare controllate il seguente schema. E se qualcosa non va consultate la pagina problemi durante la cova e in caso scrivetemi.

Man mano che i piccoli crescono la femmina passerà meno tempo nel nido durante il giorno, questo perché il piumaggio si completa e i pulli non hanno più un grande bisogno di essere scaldati dalla madre e infine anche per invogliarli a lasciare il nido, quindi non dovete preoccuparvi se con il tempo la vedrete fuori sempre più spesso.

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