- pag 1 – introduzione alla riproduzione e sessaggio
- pag 2 – regole base per la cova – ritenzione dell’uovo – picco ormonale
- pag 3 – nido: scelta e utilizzo
- pag 4 – svolgimento della cova
- pag 5 – caratteristiche cova – muta – speratura delle uova
.Nido: scelta e utilizzo
Vediamo adesso quelli che sono gli aspetti più tecnici di una cova, di cosa necessitano le nostre cocorite per riprodursi e come si svolge poi la cova in se.
.LA SCELTA DEL NIDO

Per quanto riguarda il nido adatto è il classico nido a cassetta in legno come quello che vedete nella foto qui accanto, le dimensioni non devono essere inferiori a 15 cm in altezza x 13 cm in larghezza, con un foro di entrata di circa 6 cm, queste però sono misure minime per le cocorite io vi consiglio di essere più generosi, anche perché in presenza di molte uova e quindi molte possibili nascite avere più spazio potrebbe essere di fondamentale importanza per garantire la sopravvivenza di tutti i pulli, scegliete quindi un nido più grande, ad esempio di queste misure 16x16x19h oppure 17x17x20h.
Meglio ancora quelli a sviluppo orizzontale (in generete usati per gli agapornis, inseparabili per intenderci), molti allevatori si trovani bene con nidi grandi di questo tipo, anche io personalmente li preferisco, perché offrono più spazio, prevengono gli schiacciamenti e aumentano la mobilità per i genitori, lasciando maggiore comfort alla famigliola.
Fate bene attenzione, a prescindere dal modello del nido, che abbia sempre una conca predisposta all’interno, fondamentale per prevenire problemi di schiacciamento di uova o pulli, non tutte le femmine scavano a sufficienza il nido wuindi la conca deve essere già presente e bene definita.

* anche se alcuni nidi sono indicati per altre specie le loro misure li rendono idonei e comodi per le cocorite
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I MIEI CONSIGLI D’ACQUISTO SI BASANO SU PRODOTTI CHE USO, CHE HO USATO O CHE MI SONO STATI RACCOMANDATI DA VETERINARI O ALTRI ALLEVATORI;
NON SONO IO A VENDERE QUESTI PRODOTTI PER TANTO SE INTERESSATI ALL’ACQUISTO VI INVITO A VISIONARE LE CONDIZIONI DI VENDITA DELLO SHOP IN QUESTIONE.
Riguardo il materiale del nido in commercio ne trovate diversi tipi ma io consiglio quelli in legno. Alcuni allevatori usano con successo anche nidi interamente in plastica e non voglio mettere in dubbio le loro esperienze ma consiglio il legno per diversi motivi. In primo luogo il legno filtra meglio le condizioni ambientali di temperatura e umidità e poi è un materiale più naturale, la femmina può grattare la conca, è sicuramente più salutare anche a livello psicologico.
E mi raccomando non prendete nidi troppo piccoli perché magari in commercio non trovate altro, cercate altrove, oppure comprate online dove potete trovare una scelta più ampia.
.PREPARAZIONE DEL NIDO
All’interno del nido non va messo assolutamente nulla, e sottolineo nulla, questo non solo perché non serve ma anche perché non tutte le femmine gradiscono materiale nel nido, se lo mettete prima ancora dell’inizio cova e vedete che lei comincia a buttarlo fuori dal nido è meglio toglierlo per evitare che la cocorita perda tempo ed energie inutili.
C’è chi usa imbottire il nido in alcuni casi tipo la presenza di molti pulli e quindi uno sporco che si accumula più in fretta o per nidi particolari tipo quelli in plastica, io direi di valutare la situazione attentamente e aspettare comunque l’evolversi della cova.
Per i casi particolari invece, ad esempio se ci sono dei problemi di alimentazione e i pulli fanno feci troppo liquide rendendo il nido troppo sporco e fangoso è consigliabile e preferibile usare un materiale che possa assorbire sporco e umidità, in quel caso consiglio del tutolo di mais naturale (e non aromatizzato) o del truciolato di legno naturale e atossico, entrambi sono validi per assorbire le feci dei pulli. Ricordate che se usate materiale nel nido dovete controllare molto bene lo stato igienico e pulirlo appena si rende necessario perché l’imbottitura col tempo può facilitare problemi di acari e parassiti.
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.PULIZIA NIDO
Non serve pulire il nido durante l’incubazione delle uova, le femmine sono in genere molto attente a non sporcare, per questo quando la cova vera e propria inizia fanno feci molto più voluminose ogni volta che escono dal nido, in poche parole trattengono i loro bisogni per farli poi tutti insieme. A volte, se il maschio entra nel nido per fare compagnia alla femmina potrebbe sporcare il nido ma se si tratta di pochi bisognini non c’è bisogno di pulire, e in ogni caso quando bisogna maneggiare le uova va fatta la massima attenzione.
In generale se non ci sono problemi la prima pulizia del nido va fatta dopo la prima settimana di vita dei pulli, che è in un certo senso il periodo più delicato, periodo in cui sarebbe anche meglio non toccarli, soprattutto se non avete un rapporto stretto con le vostre cocorite.
Per pulire il nido non serve assolutamente staccarlo, anzi come dicevo in precedenza una volta messo non va più mosso, nemmeno la gabbia, o la femmina potrebbe abbandonare la cova sentendosi troppo disturbata. Solo in casi di ‘seria emergenza’ se necessario si può staccare e sostituire il nido, ma ripeto deve essere veramente indispensabile.
Il nido va pulito semplicemente grattando e asportando via tutto lo sporco del fondo con un cucchiaio o una palettina o un qualsiasi attrezzo possa esservi d’aiuto. Non vanno usati prodotti per la pulizia ne altro.
Durante la pulizia del nido i pulli è meglio spostarli facendo molta attenzione a non fargli prendere colpi d’aria, potete metterli in un cestino, una scatolina, o un altro nido non usato, in quest’ultimo caso basta chiuderlo, se li mettete in un contenitore aperto, a seconda delle temperature, copriteli.
L’operazione di pulizia del nido deve essere in ogni caso piuttosto veloce, se perdete troppo tempo la femmina potrebbe innervosirsi e anche in questo caso si rischierebbe un abbandono della cova.
.USO DEL NIDO
Vi ricordo infine che anche se il nido è lo stimolo principale per la riproduzione non è detto che una coppia riesca a riprodursi al primo tentativo, è importante quindi non lasciare troppo a lungo il nido messo, se non succede nulla entro tre settimane, al massimo quattro, da quando l’avete inserito va tolto, alrimemti se lo lasciate sempre messo perderà la sua funzione. Dopo averlo tolto fate passare qualche settimana e se il periodo è ancora idoneo potete riprovarci, altrimenti rimandate alla stagione idonea successiva.
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