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.Nido: scelta e utilizzo

Vediamo adesso quelli che sono gli aspetti più tecnici di una cova, di cosa necessitano le nostre cocorite per riprodursi a partire dall’accessorio più importante, ovvero il nido.

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Link Rapidi:

~ Qual’è il nido adatto alle cocorite

~ Come preparare il nido

~ Come e quando pulire il nido

~ Uso corretto del nido

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.LA SCELTA DEL NIDO

© image nidi Ferplast

Il nido adatto alle cocorite è il classico nido a cassetta in legno come quello che vedete nella foto qui accanto, le dimensioni non devono essere inferiori a 15 cm in altezza x 13 cm in larghezza, con un foro di entrata di circa 6 cm, queste però sono misure minime per le cocorite io vi consiglio di essere più generosi e usare nidi più grandi, anche perché in presenza di molte uova e quindi molte possibili nascite avere più spazio potrebbe essere di fondamentale importanza per garantire la sopravvivenza di tutti i pulli, scegliete un nido ad esempio di queste misure 16x16x19h oppure 17x17x20h.

Meglio ancora quelli a sviluppo orizzontale (in generete usati per gli agapornis, inseparabili per intenderci), molti allevatori si trovano bene con nidi di questo tipo, anche io personalmente li preferisco, perché offrono più spazio, prevengono gli schiacciamenti quando i genitori entrano e aumentano la loro mobilità, lasciando maggiore comfort alla famigliola.

Fate bene attenzione, a prescindere dal modello del nido, deve sempre avere una conca già predisposta, fondamentale per prevenire problemi di schiacciamento di uova o pulli durante la cova. Tenete presente che non tutte le femmine scavano a sufficienza il nido quindi la conca deve essere già presente e ben definita.

© image nidi Ferplast

Riguardo il materiale del nido in commercio ne trovate diversi tipi ma io consiglio quelli in legno. Alcuni allevatori usano con successo anche nidi interamente in plastica e non voglio mettere in dubbio le loro esperienze ma consiglio il legno per diversi motivi. In primo luogo il legno filtra meglio le condizioni ambientali di temperatura e umidità e poi è un materiale più naturale, è sicuramente più salutare anche a livello psicologico.

© image ilnidodilegno.it

In base alla mia esperienza suggerisco maggiormente nidi con struttura in legno e cassetto estraibile in legno o pvc. Questo modello è stata per me una scoperta e ormai il mio nido preferito, fantastico sia in termini di misure che di comodità nella sua gestione.

Lo sviluppo orizzontale come dicevo in precedenza permette di avere una piccola anticamera che evita che i genitori entrando possano calpestare uova o pulli, inoltre questa tipologia di nido ha una doppia porta laterale, apribile quindi in parte o per intero, anche questo aspetto è molto utile per un controllare del nido più accurato rispetto ai classici nidi con apertura in alto. Ma il top delle sue caratteristiche è il cassetto estraibile che permette una pulizia completa in maniera molto più comoda e facile perché a differenza dei nidi interi in cui bisogna raschiare il fondo e raccogliere lo sporco al meglio, qui il fondo è il cassetto che può essere estratto e pulito con comodità e accuratezza, senza ovviamente staccare il nido. E se lo scegliete in pvc come nel mio caso può essere direttamente lavato perché essendo in plastica e non in legno non assorbe liquidi (vi ricordo che quelli in legno vanno invece sterilizzati al termine della cova). Sono nidi che costano più dei classici ma vi assicuro che ne vale la pena, inoltre potendo pulirli in maniera più accurata possono durare anche più dei classici, per me un mai più senza.

© image iltrespoloshop

© image DafneRei

La doppia porta permette l’apertura completa per l’estrazione del cassetto o l’apertura a metà per il semplice controllo. Ovviamente ci sono due ganci di chiusura.

© image DafneRei

Le uova vanno a sistemarsi nella conca, importante che ci sia in ogni nido.

I bordi del cassetto possono essere utili anche come appoggio ai pulli quando iniziano a fare le loro prime uscite.

I nidi con cassetto estraibile si trovano abbastanza facilmente nei pet shop online, nei negozi fisici mi sembra più difficile, per lo meno dalle mie parti, ma vi assicuro che ci sono molti siti affidabili sui quali potete acquistare in sicurezza. Mi raccomando non prendete nidi troppo piccoli perché nei negozi non trovate altro, prendetevi tempo e cercate altrove, un nido di qualità migliorerà non solo la vostra esperienza ma anche quella dei vostri pappagallini.

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.PREPARAZIONE DEL NIDO

All’interno del nido non va messo assolutamente nulla, e sottolineo nulla, questo non solo perché non serve ma anche perché non tutte le femmine gradiscono materiale nel nido, se lo mettete prima ancora dell’inizio cova e vedete che lei comincia a buttarlo fuori dal nido gli farete perdere tempo ed energie, rischiando anche di stressarla.

All’occorrenza si può aggiungere del materiale in seguito, dopo la nascita dei pulli, periodo in cui la femmina accetterà meglio questa aggiunta, soprattutto per casi particolari, ad esempio se ci sono molti pulli e lo sporco si accumula in fretta, o se ci sono dei problemi di alimentazione e i pulli fanno feci troppo liquide rendendo il nido troppo sporco e fangoso, sono circostanze in cui è certamente consigliabile e preferibile usare un materiale che possa assorbire sporco e umidità. In quel caso consiglio del tutolo di mais naturale (e non aromatizzato) o del truciolato di legno naturale e atossico, entrambi sono validi per assorbire le feci dei pulli. Ricordate che se usate materiale nel nido dovete controllare molto bene lo stato igienico e pulirlo appena si rende necessario perché l’imbottitura col tempo può facilitare problemi di acari e parassiti.

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.PULIZIA NIDO

Non serve pulire il nido durante l’incubazione delle uova, le femmine sono in genere molto attente a non sporcare, per questo quando la cova vera e propria inizia fanno feci molto più voluminose ogni volta che escono dal nido, in poche parole trattengono i loro bisogni per farli poi tutti insieme. A volte, se il maschio entra nel nido per fare compagnia alla femmina potrebbe sporcare il nido ma se si tratta di pochi bisognini non c’è bisogno di pulire con il rischio di danneggiare le uova, basterà eventualmente togliere lo sporco più grande, e in ogni caso quando bisogna maneggiare le uova va fatta la massima attenzione.

In generale se non ci sono problemi la prima pulizia del nido va fatta dopo la prima settimana di vita dei pulli, che è in un certo senso il periodo più delicato, periodo in cui sarebbe anche meglio non toccarli, soprattutto se non avete un rapporto stretto con le vostre cocorite.

Per pulire il nido non va assolutamente staccato, anzi, come dicevo in precedenza una volta messo non va più mosso, nemmeno la gabbia, o la femmina potrebbe abbandonare la cova sentendosi troppo disturbata. Solo in casi di ‘seria emergenza‘ se necessario si può staccare e sostituire il nido, ma ripeto deve essere veramente indispensabile altrimenti no.

Durante la pulizia del nido i pulli vanno spostati facendo molta attenzione a non fargli prendere colpi d’aria, potete metterli in un cestino o una scatolina e poi coprirli, oppure un altro nido non usato. Spostate anche eventuali uova con delicatezza e tenendole poi ben coperte.

Il nido va pulito semplicemente grattando e asportando via tutto lo sporco del fondo con un cucchiaio o una palettina o un qualsiasi attrezzo possa esservi d’aiuto, se avete un nido con fondo estraibile dopo il raschiamento potete usare anche un pennello. Mi raccomando non vanno usati prodotti per la pulizia, eventualmente se lo sporco era tanto si può passare un po’ di carta bagnata inumidita di aceto, senza bagnate eccessivamente il nido. Se necessario aggiungere poi del materiare d’imbottitura. ne altro.

L’operazione di pulizia del nido deve essere in ogni caso piuttosto veloce, se perdete troppo tempo la femmina potrebbe innervosirsi e anche in questo caso si rischierebbe un abbandono della cova.

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.USO CORRETTO DEL NIDO

Vi ricordo infine che anche se il nido è lo stimolo principale per la riproduzione non è detto che una coppia riesca a riprodursi al primo tentativo, è importante quindi non lasciare troppo a lungo il nido messo, se non succede nulla entro tre settimane, al massimo quattro, da quando l’avete inserito va tolto, altrimenti se lo lasciate sempre messo perderà la sua funzione e non servirà più a nulla. Dopo averlo tolto fate passare qualche settimana e se il periodo è ancora idoneo potete riprovarci, altrimenti rimandate alla stagione idonea successiva.

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