Solo se necessario, seguite la procedura corretta per tagliare le unghie alle cocorite
Vorrei parlarvi in questa pagina di un operazione non obbligatoria ma alle volte necessaria, tutto sommato semplice ma allo stesso tempo per la quale dobbiamo fare molta accortezza, ovvero il taglio delle unghie dei nostri pappagallini.
Link Rapidi:
~ Come e quando tagliare le unghie
C’è da premettere che, in generale le cocorite non hanno bisogno che gli vengano accorciate le unghie, tuttavia si possono presentare dei casi particolari in cui le unghie crescono oltre il normale, a volte a dismisura, o per un’eccessiva presenza di calcio nella dieta o per un’assenza di accessori sopra i quali possono limarle naturalmente, diventando per il pappagallino un serio problema che può compromettere l’autonomia nei movimenti e portarlo anche a ferirsi, in quel caso è indispensabile intervenire per accorciarle.
Va fatto però con cura e seguendo uno schema ben preciso in modo che l’unghia non venga danneggiata, ne rimanga troppo acuminata e facendo molta attenzione a non tagliare in maniera eccessiva fino ad arrivare al capillare dove scorre il sangue, il che sarebbe molto pericoloso perché si potrebbe incorrere in un’emorragia.
Ecco lo schema da seguire:
modalità corretta del taglio unghia
Come potete notare dall’immagine un’unghia troppo lunga arriva quasi a girare su se stessa e questo sarebbe scomodo per il pappagallino che non avrebbe più una presa naturale, se volano in casa e giocano con noi potrebbero restare impigliati nelle tende, sui nostri vestiti o altro ancora e avere difficoltà a liberarsi rischiando di ferirsi.
L’operazione di taglio delle unghie deve essere fatta con sicurezza e decisione, possibilmente nel minor tempo possibile in modo che il pappagallino non si stressi eccessivamente, per questo anche la presa deve essere ferma, consiglio di tenerli saldamente (ovviamente senza stringere troppo, ma il giusto) posizionando la testolina tra indice e medio (oppure pollice e indice se non riuscite nell’altro modo) e con le altre dita tenere fermo il corpo mentre con l’altra mano si taglia l’unghia.
Al tempo stesso dobbiamo fare molta attenzione nel tagliare l’unghia nel verso giusto in modo che la crescita continui naturale e non dia problemi, per questo il taglio deve seguire un angolazione precisa. E tenendo conto del capillare che in genere si vede nell’unghia trasparente anche semplicemente mettendosi contro luce ma se volete fare la massima attenzione vi basterà posizionare sotto al dito una lampadina led o simile, in questo modo sicuramente vedrete dove arriva la venuccia.
Per effettuate il taglio non usate delle semplici forbici, sono molto più adatte delle tronchesine come quelle per uso umano o specifiche per animali.
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Al termine del taglio potete dare una leggera limata se vi sembra che l’unghia è rimasta piuttosto acuminata, ma ricordate di seguire sempre il verso di crescita.
È un operazione che se fatta con cura e tranquillità non è difficile ma per chi non è esperto o pratico e soprattutto non si sente affatto sicuro dell’eseguirla bene consiglio di farlo fare al veterinario. Potrete vedere con esattezza come si fa, può darvi dei consigli, e sarete più sicuri se in futuro dovesse servire di nuovo, non correte rischi inutili.
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In conclusione voglio ricordare che ancora prima di correre ai ripari con il taglio delle unghie è bene fornire ai nostri pappagallini il modo di mantenere unghie e becco in forma, intanto con una dieta corretta e varia che non abbia carenze ma nemmeno eccedenze di determinate sostanze e poi fornire loro i materiali più adatti per una naturale limatura, come possono essere posatoi e giochi in legno, posatoi limaunghie adatti e non tossici, alimenti e giochi da sgranocchiare.
.Inanellamento
Altra pratica non obbligatoria e a mio avviso nemmeno necessaria è l’inanellamento delle cocorite. Partiamo col dire che inanellare gli uccelli è una pratica che nasce con uno scopo ben preciso, funzionalità importanti, per gli uccelli in natura ad esempio serve a ricercatori e biologi per studiarne il comportamento, lo sviluppo demografico e quanto altro può aiutare a preservare la salute di una specie.
Alcune specie di pappagalli allevati in cattività di fatti sono protette da normativa CITES ovvero la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, quindi è obbligatorio e importante che queste specie vengano inanellate per essere certi che i soggetti che si vendono o si comprano non siano presi dalla natura, quindi illegalmente, ma sono nati in cattività.
Le cocorite non sono a rischio estinzione in natura e sono molto diffuse in cattività di conseguenza non sono sottoposte a protezione cites e quindi non è obbligatorio mettere loro l’anellino. L’unico motivo per cui sarebbe necessario l’uso è quando si vuole partecipare alle mostre ornitologiche e quindi si deve essere iscritti ad un associazione ornitologica come ad esempio la FOI, che attesti l’identità di allevatore e dei soggetti propri di tale allevatore.
Altri motivi per mettere l’anello possono essere ricordare l’anno di nascita se si ha un numero molto elevato di soggetti, ma a mio avviso è superfluo in quanto si possono usare metodi alternativi e soprattutto l’anello ha diverse controindicazioni per questo ne sconsiglio l’uso.
Tipologie di anelli
Intanto vorrei specificare che tipo di anelli troviamo in commercio e come vanno usati.
Troviamo anelli inamovibili di metallo che si possono ottenere solo dopo iscrizione ad un associazione ornitologica e necessario per partecipare alle gare. Come dice il nome sono fissi, ovvero una volta messi non si possono togliere se non con la strumentazione apposita in dotazione al veterinario. Sono anellini che vanno inseriti ai pulli quando hanno tra i 5/7 giorni di vita, se fosse più grande sarebbe impossibile e dannoso.
E poi troviamo anelli amovibili che si possono comprare nei negozio di animali e che non sono fissi, sono un po più facili da inserire anche a pappagallini adulti e più semplici da togliere, ma ovviamente non hanno valore per le associazioni ornitologiche. Possiamo trovarli sia metallici che restano in parte aperti o in plastica che possono avere una clip di chiusura, è importante valutare bene la loro grandezza, per le cocorite si consigliano quelli da 4mm.
Come inserire un anello
In ogni caso va fatta molta attenzione nel mettere gli anelli, vi mostro con l’immagine di seguito un esempio di procedura standard:
procedura inserimento anellino
Come vedete dall’immagine si procede tenendo delicatamente le tre dita più lunghe in avanti, si fa scorrere l’anello su di loro fino a farlo passare sul quarto dito nel verso posteriore e passato anche quello l’anellino è messo. Se non siete sicuri o pratici e avete paura di non riuscire a mettere l’anello non rischiate di far male alla cocorita e rivolgetevi ad un veterinario.
Controindicazioni degli anelli
Ma vediamo adesso le controindicazioni del mettere l’anello e perché lo sconsiglio se non indispensabile.
In primo luogo è pur sempre una forzatura e non tutte le cocorite accettano di buon grado questa presenza estranea, il che può portarli a stressarsi o ferirsi nel tentativo di toglierlo. Nei casi in cui si applicano ai pulli la madre, anche se di rado, può non accettarlo e tentare di toglierlo lei stessa finendo per ferirli o buttarli fuori dal nido, nei peggiori dei casi ucciderli.
Inoltre se si usano anelli errati o non si tiene conto di altre problematiche, come ad esempio la puntura di insetti che provoca rigonfiamenti, il fastidio che possono provocare, e il pericolo di rimanere impigliati e ferirsi, possono verificarsi problemi di circolazione sanguigna che se non curati portano alla necrosi dell’arto. In questi casi particolari è importante intervenire quanto prima o autonomamente o tramite veterinario e se necessario provvedere a rimuovere l’anello, per questo invito a valutare bene l’uso degli anellini.
Se non dovete partecipare alle mostre e non avete un grande numero di soggetti potete tranquillamente non usarli, ma anche in presenza di un grande allevamento che sia per puro scopo di piacere o commerciale e quindi richiede l’uso di diverse gabbie o voliere consiglio di suddividere i soggetti in determinate gabbie o spazi a cui si possono applicare dei cartellini con scritte le informazioni di nascita dei vari soggetti e altre caratteristiche che possono esservi utili senza causare loro troppo stress e le preoccupazioni dovute all’uso degli anelli.
In conclusione per quanto potrebbe risultare più comodo per alcuni allevatori mettere gli anelli non è indispensabile per un buon allevamento e ritengo sarebbe meglio non farlo.
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