Pastoncino all’uovo fatto in casa 🥚

Genuino e semplice da preparare ma dai grandi benefici per le cocorite

Nella pagina precedente ho parlato già ampiamente del valore nutritivo dell’uovo nella dieta delle cocorite soprattutto in determinati periodi dell’anno e del perché sia preferibile fare un pastoncino casalingo invece che comprarlo quindi non mi soffermero’ molto sull’argomento in se, ma se avete bisogno tornate indietro alla pagina Alimentazione.

Preparare un buon pastoncino all’uovo fatto in casa non è difficile ma per chi ha poca esperienza o poca dimestichezza con la preparazione di pastoncini casalinghi potrebbe rimanere in dubbio su alcuni passaggi, allora voglio approfondire o meglio mostrarvi come lo preparo io per le mie cocorite, in modo da dare a tutti un’idea più chiara.

Il pastoncino all’uovo che preparo ha una base di cous cous, che trovo utile per dare corpo e granulosità all’uovo che da solo potrebbe risultare troppo pastoso e per questo non essere gradito da tutti i pappagallini. Il cous cous è un’altra fonte di proteine nonché di sostanze nutritive molto valide in particolare nei momenti di maggior fabbisogno come la preparazione al periodo delle cove, lo svezzamento dei pulli ma anche la muta e il periodo invernale.

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Partiamo ovviamente con il far bollire un uovo, importante: per 15 minuti, non di meno, dopo di che lasciamolo raffreddare in acqua fredda e una volta a temperatura ambiente possiamo sgusciarlo. Non buttate il guscio se avete una cova in corso perché può essere un buon integratore di calcio ed andare ad arricchire il pastone.

Intanto mettete in una ciotolina del cous cous, in genere uso un misurino da due o tre grammi ogni due soggetti ma voi potete usare anche un semplice cucchiaino per regolarvi. Versate nella tazza un numero equivalente di cucchiaini di acqua, nel senso, se usate un cucchiaino di cous cous aggiungete un cucchiaino di acqua. Dopo di che lasciate a riposo per un minuto o due, il tempo che il cous cous assorba l’acqua.

Nel mentre tagliate la parte necessaria di uovo, solo la parte che ci servirà, nel senso se avete solo una coppia o pochi soggetti non è necessario usare un uovo per intero, anzi sconsiglio di farlo, in parte per non creare sprechi e in parte per non fare eccessi. Regolatevi sempre in base a quanti pappagallini avete, suggerisco un quarto di uovo ogni due soggetti, soprattutto se lo offrite le prime volte, poi potete offrire anche mezzo albume e un quarto di tuorlo ogni due soggetti. Ricordate che il tuorlo è più grasso e ha meno nutrienti dell’albume, per questo se volete farne di più aumentate soprattutto quella parte e in periodi non proprio stressanti, o in estate, potete anche evitare di usare il tuorlo.

Separate il tuorlo dall’albume, consiglio di fare questo per via delle due diverse consistenze che se lavorate insieme potrebbero diventare troppo collose.

Tritate il tuorlo con un coltello su un tagliere, nella misura più piccola che potete, in alternativa lo si potrebbe anche frullare piano piano ma si corre il rischio che venga fuori una pappa, mentre a mano verrà molto meglio.

© DafneRei

Fatto questo riprendete la ciotolina con il cous cous che intanto avrà assorbito l’acqua e giratelo con una forchetta per sgranarlo, dopo di che aggiungente il tuorlo sbriciolandolo con le mani e riprendete a girarlo con la forchetta finché non si sarà amalgamato bene con il cous cous. A questo punto se si vuole dare maggior ricchezza al pastoncino si possono aggiungere anche degli integratori naturali, nel mio caso ho aggiunto un po di polline e dell’origano essiccato. Si possono aggiungere anche altri integratori in base alla stagione e all’uso che vogliamo farne, anche qualche seme oleoso o delle verdure tritate.

Se si sta preparando il pastoncino come supporto alla fase pre-cova o durante lo svezzamento dei pulli possiamo aggiungere anche il guscio dell’uovo ben tritato che è fonte di calcio, utile per la formazione delle uova nelle femmine e altrettanto utile durante la crescita dei pulli per lo sviluppo delle ossa.

© DafneRei

Cous cous e acqua – nel mio caso ho usato un cous cous bio di grano duro, potete usarne anche un altro tipo purché buono.

© DafneRei

Il tuorlo può essere sbriciolato con le mani e poi mischiato nel cous cous con una forchetta finché non resteranno pezzi troppi grandi.

© DafneRei

Aggiungo gli integratori a questo punto, prima dell’albume che restando un po umido potrebbe impedire di amalgamare bene tutti gli ingredienti. 

© DafneRei

Non avendo in questo momento esigenze particolari non ho fatto altre aggiunte al mio pastoncino e una volta mescolato bene il tutto non resta che unire l’albume tritato e continuare a mescolare. Lo aggiungo per ultimo perché è l’ingrediente che resta più umido e voglio assicurarmi che si unisca bene al resto senza diventare una pappa. Nel caso succedesse potreste eventualmente aggiungere un altro pochino di cous cous.

È importante che il pastoncino resti granuloso, morbido ma non troppo colloso, questo perché, come ho spiegato in altre preparazioni, ho constatato nel corso degli anni che ai pappagallini in generale non piacciono pastoni troppo papposi, mentre gradiscono preparati più asciutti anche se morbidi, quindi non troppo bagnato ma nemmeno secco, e anche granulari, le diverse consistenze sono uno stimolo al loro interesse e quindi alla loro curiosità e al loro benessere.

Il risultato finale, per darvi meglio un’idea, potete vederlo nel breve video qui di seguito:

© DafneRei

Il pastoncino casalingo all’uovo come avete visto è molto semplice da preparare e indubbiamente  resta di gran lunga molto più salutare e genuino e quindi la scelta migliore per i nostri piumosi, per questo invito tutti a provare a farlo e non arrendersi se ai primi tentativi non riuscuote molto successo, come per tutte le cose nuove ci vuole tempo e come dico sempre il tempo è relativo da soggetto a soggetto, ma fin tanto che saremo pazienti e costanti prima o poi otterremo risultati, ve lo garantisco.

Terminata la preparazione non resta che porzionare e servire, suddividete in base al numero di pappagallini che avete se usate ciotole piccole, oppure se avete spazio e ne usate di molto grandi potete offrire tutto insieme, l’importante è che il momento del pasto non diventi troppo litigioso con il rischio che i più forti e prepotenti mangino molto di più, in quel caso suddividere le ciotole e metterle anche ad una certa distanza può aiutare.

© DafneRei

Termino con il fare delle ultime raccomandazioni e col darvi qualche altro piccolo consiglio:

  • Come tutti i pastoncini casalinghi data la freschezza degli alimenti gli avanzi vanno tolti entro sera, quando usate l’uovo siate ancora più accorti, soprattutto in estate, lasciatelo a disposizione tre/quattro ore al massimo, perché deteriora molto in fretta producendo carica batterica;
  • L’uovo si può conservare in frigo per un massimo di due giorni non di più, ma io consiglio sempre l’uso immediato. Fate sempre piccole quantità se siete ai primi tentativi, mentre se il pastone viene consumato senza problemi l’uovo che non usate consumatelo per voi stessi senza andare a darne in eccesso alle cocorite.
  • Sia chiaro che, se le vostre cocorite gradiscono l’uovo sodo semplicemente tagliato a metà o in pezzi non c’è bisogno di preparare un pastone. Ma consiglio di farlo nel caso ci sia una cova in corso e le cocorite stanno svezzando dei pulli. Essendo in piena fase di sviluppo e crescita hanno bisogno di un alto apporto proteico e quindi fare un pastone con uovo sodo, cous cous e l’aggiunta di integratori naturali è molto utile, sia per i piccoli, per farli crescere sani e forti, sia per i genitori per aiutarli a sopperire alla grande mole di lavoro che devono svolgere in quel periodo.
  • Se proprio non riuscite a far mangiare alle vostre cocorite il pastone casalingo ma vi trovate nel mezzo di una cova potete provare con un pastone di solo cous cous, e magari qualche integratore naturale, oppure, se non accettano nemmeno quello potete dare un pastone comprato, purché di buona marca e con ingredienti passabili, io ad esempio in passato ho trovato tutto sommato accettabile il paté secco della orlux per ondulati, ad ogni modo solo per quel periodo, dato il fabbisogno, si può ricorrere ad un’alternativa meno genuina dell’uovo sodo, ma ripeto, continuate poi nel tempo ad insistere nel farlo voi.

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